mercoledì 27 novembre 2024

in pausa pranzo

tu dici che sono 

rara


indifferenti mi sono

i documenti personali

mi vedo

come impressa in una moneta

che ha preso le mie misure 

sotto posticcia osservazione



forse

ero in pausa pranzo

o forse 

sotto il cappotto, 

quando "quel che succede"

mi cercava

domenica 24 novembre 2024

un giorno che ci cerca

un grido, una fase lunare
da spaccare sul cippo:
"quando è iniziata
la Grande Mostra del Nulla?"

 e scende il buio

c'è un giorno che ci cerca
e non ci ha ancora trovato
la gola si imbatte
nel suo singhiozzo

mercoledì 13 novembre 2024

sta sulla terra

sta sulla terra 

la bellezza

nel suo farsi cielo


raccoglie i fiori 

del destino e prende posizione

gavanti a una lacuna delle nostre ossa

per questo l’inchiostro con cui scrivere

è la densità della porta divelta

la gloria della tasca vuota


la mia assenza ora è irrequieta

non vuole essere 

costante

fa lo sgambetto alle ali degli angeli


sfiora la tragedia?


sul selciato


Imprevisto:

mi lascio per strada,
gettata lì
sul selciato
rotta da luci sfolgoranti e false
nulla in me 
si china 
a raccogliermi
i pezzi non combaciano

lo so:

abbraccio uno sparire
di antica data
fatto con zucchero filato
la lingua poco a poco 
arriva
al bastoncino appiccicoso
come a un sogno scaduto
andato a male

ho disegnato maschere sui muri:

profanando 
l'ultima speranza
che stava tra abiti e polvere
mi trattava da prediletta
con il belletto per la mia coscienza
mentre arava il mio sogno

ora solo ferocia























martedì 12 novembre 2024

non attesa

non attesa

rivestita di cose friabili


verrò 

nella mia città 

nelle angosce che

l'incoscienza allatta

e non riesce a svezzare


verrò da fuorilegge

un fazzoletto sul volto

dando l’assedio al cielo


forse sarà lì che incontrerò

la cucina sporca di terra e fame

lo sputo catarroso 

della vecchia memoria


forse sarà lì che

mi incontrerò

o forse no


due storie che non

coincidono


tutti i miei anni

tutti i miei anni hanno 
una madre diversa
ognuna
terribilmente 
nuda e sola

aspettano la notte
per venire
da me

per parlare con se stessi
si deve avere una
sorpresa grande 
dentro

martedì 29 ottobre 2024

esco dalla mia voce

chiama ora un distacco

chiede che io esca dalla mia voce
da quel ruolo 
di fuori luogo.

              Lascio senza me
il suo tono roco 
a sentinella 
di ogni pensiero.

La voce maschera
e dà suono a una maschera
riecheggia  randagi squilibri
sulla scarpata del cuore

Sopravvive?
Non ha fine il suo clamore!

                      Vi giro
ancora per poco dentro:
e non è più la mia

Chissà se lo è mai stata
chissà di chi è mai stata

Se mestiere è il parlare
esco da quel mestiere
Si, esco fuori.

Altro sarà il tempo 
del respiro
quando avrò strappato nel dolore
il suo agguato:

pulito e nudo allora sarà il mio grido 

domenica 27 ottobre 2024

eccesso di nascita

fu per un eccesso 
di nascita:
con il dono di una lingua storta
mi porto la bocca a tracolla               
tra brandelli di fede

ma i passi ancora
sono quelli del sogno 
d'infanzia
della favola bella

con ciò che vi resta 
in fatto di parola,
di ventura 

domenica 6 ottobre 2024

bacio innamorato

stringimi all’indietro 
riversami sul nulla
perchè 
ho davanti 
un bacio innamorato

dai contorni
della tua figura
i tempi 
del mio pensiero 

sentimento

quanto dista un sentimento
dalla parola che 
lo esprime?

stava sotto la scorza
veniva fuori assai difficilmente 
e solo a tratti
perché la scorza era dura
non voleva flusso

sotto era diluito: nasceva, cresceva,
vagava cantando
scottava, temeva
moriva

io ti vedevo a passeggio
sulle rive 
del mio sangue

quando qualcuno

28 - QUANDO QUALCUNO


Quando qualcuno parla

                             soffre

                             piange


quando qualcuno...


Ed io sto lì a guardare

l'immortale mondo

che non ha destino.

Eppure basterebbe poco,

forse soltanto

una lucciola eversiva o

l' urlo inarticolato della nebbia,


quando qualcuno attende

                            chiede

                            chiama


stasera non passa nessuno per strada,

né a piedi, né in macchina.

Tutto è immobile

forse manca la strada

o forse è una strada

che inghiotte,


quando qualcuno cerca

                            ha fame

                            prega


quando qualcuno....


dov'è la casa,

quella degli uomini, 

intendo,

della loro effimera vita

dove tutto 

vuole avere inizio

e cerca compimento?


quando qualcuno chiede pace

                                        giustizia

                                        amore


quando chiede di qualcuno.


Non ho mai sentito tanto silenzio.


lunedì 30 settembre 2024

Da un caso di cronaca

DA UN CASO DI CRONACA

senza parola

partorisco figli
che non conosco 
figli di disagio e pena
figli di un percorso senza ritorno 

avevano il naso scalfito
dinamico
come quello 
di statue greche
senza storia 

non chiedermi loro notizie
ho tranciato il cordone ombelicale 
li ho sepolti 
sulla punta delle dita
proprio sotto le unghie di terra
e ora taglio
percezioni che non riconosco
che non ricordavo

un’aritmetica senza numeri
la mia
non accoglie i figli
e io li ho uccisi: ho impedito loro
il suicidio 

e ora non dico 




mercoledì 18 settembre 2024

disagio

Mi passo la mano sul volto, 

un gesto come tanti


C’è un racconto nell’aria, 

come un’atmosfera che si affretta

a un’ esperienza 

la mano sul volto la sente

ma non l’accarezza, 

la respinge


lo vogliamo chiamare disagio?

d’accordo


ma non aggiungiamo “esistenziale”

rimanderebbe a una qualche esistenza


martedì 17 settembre 2024

paura

A volte

durante il giorno

ho paura che nessun giorno

ci sia


uno stradicamento 

da uno spazio di

ombre a palate

uno strappo in pieno viso

a un tempo che non so


lo sguardo non ha 

un posto.

Non c’è un posto per

lo sguardo.


È allora che mi riprende 

l'anima




domenica 8 settembre 2024

per strada

tanta gente in strada
branchi di scarpe
strano, 
stanno tutti come 
per cadere
passano dinnanzi ad una chiesa
-inginocchiatoi a file-
che sta per cadere

stanno per cadere i colori
del giorno, poi quelli della notte
colori di orribili forme
che mi
somigliano

c'è del fumo come da polvere da sparo
incubo e realtà diventati
l'uno dell'altra

tanta gente in strada
intimità inghiottite e perdute
e non c'è nessuno

ma un giorno
proprio lì
tu m'hai amata

la verità si era addormentata 

sabato 7 settembre 2024

il sorpasso

guarda lo spazio tra
morte e nascita
dove la prima tira corda e
l'altra cede
guarda di quanti giorni è fatto un passo        

cosa fare quando è
l'ombra a sorpassarti?
la rincorri? l'affronti? 
e perchè?
ha uno specchio in mano  
tiene ciò che è scritto e 
ciò che è cancellato in me

i passi 
tra me e lei
piangono in ordine sparso 
la corda al collo impicca
e tu dici:

resistere ha un suo sfarfallio
una sua malinconia


venerdì 30 agosto 2024

penultimo




Penultimo 

tutto è caduto in me
non l’ho tolto io
è caduto 
da solo

povertà
non è ne’ tenebra ne’ luce
è nudità 
senza tracce

cosa dare o prendere nel fitto 
dalla loro mancanza?
È un morire 
da cui nasce una storia altra?

No, senza tracce
è solo il penultimo
divoratore
che copre l'ultimo “poi”:
il feroce "con nessuno"

chi è vivo o è atterrito o 
è caparbio
attende
l’ultimo suo  “io” 
quello sempre in ritardo

martedì 27 agosto 2024

l'istante

quando iniziai a
divorarmi?

dentro la mia gabbia
di carne
balbetto
con passo incerto 

indecise sobrietà 
sguardi rattrappiti su
l’ultima terra

ho in comune con mio nonno
il suo fantasma
e la fine alle spalle insegue
con grida rocciose

dissi con te
ciò che nessuno sa  dire
di quelle parole 
sono l'istante 
             duro a scomparire























domenica 25 agosto 2024

schiava d'amore

nelle vene 

luogo di domanda

il dialogo scorre


traspare nel corpo                  

un caldo viavai


arenata nell'abbandono

la voce:

"io chi sono?"


antica è la risposta 

che il luogo di domanda

spala verso la meta

"sei solo il cappello del nulla"


La schiava d'amore è tradita;

inutile

ogni travestimento

    

per strada

il cane al guinzaglio

abbaia contro l'antica risposta


è fedele il cane