“Nemmeno porto un viso
con me, già trapassato in altro viso”
C. Campo, Passo d’addio
come a persona che
cuce pelle in altri
le bambole mi regalavano
pennelli e un viso
non mio
e mi sbalzavano giù
dal quadro
tirandomi
per l'orlo crespo di una gonna
non mia
mi avvolgevano nel
loro sogno
a raccontare storie
vestita di nuvole
ogni giorno avevo un nome
diverso
il nome di una o di un'altra
e ancora...
non superai mai l'esame
di ammissione
al disordine insoddisfatto del
loro letto
mi lasciarono
inutile
sul cuscino insonne
rubandomi le scarpe
per fuggire
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