mercoledì 16 febbraio 2022

la preghiera del tempo


E noi -oh! certo Paul tu sai e io soltanto ora non conosco una parola che riveli in tutta la sua pienezza cos'é che ci sostiene. Ingeborg": I. Bachmann-P. Celan, Lettere 1943-1973: "Ingeborg Bachmann a Paul Celan, Napoli 16/7/1958"


C’era qualcosa che
non avrei mai saputo
ne’ potuto dire.
Eri tu

ho messo un piede nel futuro
l'altro l'ho lasciato
nel passato
e il mio corpo oscilla
come una danza rossa
o un ultimo congedo:
vibra l' "ora" che ci imbozzola 
nella sua incessante preghiera

gioco a rimpiattino
con i luoghi del tempo
in certi sei diverso
o sono i luoghi a farti un altro.
Dove è rimasto il miele? 

Mi manca forse la sincerità
di quel tuo sguardo quasi spaventato
la bufera con cui mi hai coperto.
Ci sto dentro
e non so più cosa
ha in serbo per me:

nella mia vita zampilla
la tua ferita
ogni giorno
ogni volta

la scompongo tra le dita

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