IO È UN ALTRO
J’est un autre
Artur Rimbaud: lettera a G. Izambard
Artur Rimbaud: Lettera a P. Demeny (la lettera del veggente)
Su questa solitudine ammanettata
-razza di velluti pruriginosi-
chiudi gli occhi
-quasi un'identità in transizione-
a pulviscoli di io
togli scarpe incoerenti:
non distraggono mondi
disabitati
è solo questione di passi
restituisci il tempo ai tuoi passi
compi
quelli dell'altro--
si scompare per strada
si scompare nell'ora
si va a letto presto
I piedi hanno freddo
a spasso tra lenzuola
scanzonate
cercano i tuoi polpacci
prima del solito
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