Doccia adesso alla bambola bambina
ha sporcato il suo vestito.
Di chi è la colpa?
di chi
Cosa cercare in me, cosa trovare?
L'uscio di casa è aperto
m'intrufolo
anche le porte sono aperte al vento
ma la casa violenta è vuota,
lattine per terra abbandonate,
residui di cibi.
Sparso è per terra
anche il sale del mio furore,
chi se n'è voluto disfare?
Nelle latrine
il diario-del-per-sempre
dove mi bombardavano i messaggi
del mio io selvaggio
Quant'era caldo allora e rosso
il mio bel sangue!
Il diario adesso ha tutti i fogli bianchi
come se mi fossi ingoiata giorno-per-giorno,
la mia immortalità da pagina
scritta
Doccia adesso alla bambola bambina
ha sporcato il suo vestito.
Di chi è la colpa?
di chi
Ho aperto l'ombrello sperando ricordasse,
almeno lui,
quando la pioggia piangeva
e ogni goccia era l'ultima maschera del sole
che mi guardava e io lo ricambiavo
Ho aperto anche l'ombrello che
m'inventava al vento
e gli diceva che io qui ero
più furiosa di lui
ero furiosa
Il mio ragazzo (i suoi baci), la mamma, le sorelle
gli amici di un tempo amico,
quei personaggi vivi
ora sono lisci, intonacati
morti,
quasi fossero vissuti solo
nella rabbia mia
Ora sollevo polvere di calma
e mentre sfoglio la mia rassegnazione
nelle mie vene scorre freddo
un sangue bianco
Doccia adesso alla bambola bambina
ha sporcato il suo vestito.
Di chi è la colpa?
di chi
E' sua la colpa:
ha rinunciato a
rubare
nei tubi dove scaricano i miracoli
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