giovedì 8 dicembre 2016
la coscienza in fiera
Ho imposto al mio sesto senso
di vivere come gli altri.
Di non lasciarsi deviare da me.
Di considerare come meschine debolezze,
come malattie,
i miei punti di forza.
Vado a caccia dovunque
dei cespugli clandestini di verità
che ancora mi si nascondono dentro.
Quelli che si sono formati
mio malgrado,
da improvvisi, fastidiosi
impulsi di vita
e che girano in incognito
per i miei cinque sensi.
Ho bandito e maledetto
ogni autenticità
ribelle,
ogni desiderio proibito.
Azzannato ogni istinto
di sovversione:
potrebbe essere contagioso,
diseducativo
per tutti gli altri sensi.
Infine ho pavimentato
la mia anima di luoghi comuni.
e di quella strisciante forma
di ipocrisia umana, chiamata
modestia.
Ora ho grigia la pelle
e spento l'occhio.
Ma il mio cane non ha più
problemi psicanalitici
quando incontra i cani altrui
e la mia coscienza è lucida
come l'argento.
Adesso brilla
e va in giro in tutte le fiere
infiocchettata,
vanagloriosa
e turpe.
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