ACCONCIATURA DI IO
Come nella favola,
tingerò i capelli
del colore del tempo
e indosserò il vestito
che un ragno ha intessuto.
Prenderò la borsa
del mendicante sotto casa.
È sdrucita, bucata e vuota
adatta proprio
alla mia rabbia boia:
ogni tanto parlano insieme.
Indosserò una calza
strappata a chi,
con l'arma in mano,
nasconde il proprio viso
agli occhi di chi ha ucciso.
Quella della befana
non mi sta affatto bene,
c'è carbone o ricchezza,
ma ben poca franchezza.
Restano le scarpe,
salvezza di chi fugge dallo schifo.
Devono aver le ali
della bricconeria,
che ogni giorno,
dalle sei del mattino,
è sempre a casa mia.
Cari signori,
é pronta adesso
di IO l'acconciatura
per il fatidico
Nobel della letteratura.
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