venerdì 30 ottobre 2015
martedì 27 ottobre 2015
confessione
Strapperei l'orecchio a chi non sa ascoltare
estrarrei la lingua a chi non sa parlare
caverei gli occhi a chi non sa vedere
annienterei il cervello di chi non sa capire
spezzerei le mani a chi non sa accarezzare
cucirei la bocca di chi non sa baciare
aggroviglierei le viscere di chi non sa soffrire
farei a pezzi il cuore di chi non sa amare
del regno dei violenti mi voglio impossessare
ora, subito. Non posso più aspettare
Ah la mia violenza, così dolce e timida
al cospetto del mio desiderio
arde nel petto e devasta e brucia e brucia e brucia
i tiepidi li vomiterò dalla mia bocca
in loro non c'è desiderio, non c'é amore
Che ne sarà di me?
Io sono tiepida e...godo il quieto vivere
dove non c'é parola
e anche il silenzio tace
estrarrei la lingua a chi non sa parlare
caverei gli occhi a chi non sa vedere
annienterei il cervello di chi non sa capire
spezzerei le mani a chi non sa accarezzare
cucirei la bocca di chi non sa baciare
aggroviglierei le viscere di chi non sa soffrire
farei a pezzi il cuore di chi non sa amare
del regno dei violenti mi voglio impossessare
ora, subito. Non posso più aspettare
Ah la mia violenza, così dolce e timida
al cospetto del mio desiderio
arde nel petto e devasta e brucia e brucia e brucia
i tiepidi li vomiterò dalla mia bocca
in loro non c'è desiderio, non c'é amore
Che ne sarà di me?
Io sono tiepida e...godo il quieto vivere
dove non c'é parola
e anche il silenzio tace
domenica 25 ottobre 2015
Breve storia di dolore e amore
Ti ho incontrata per caso nel mio incessante errare
eri come un’ombra o poco più.
Ciò che ci ha avvicinato non so dire
e forse non lo sai nemmeno tu
Ti ho vista poi piegata nel dolore,
chinare il capo senza più parlare
Ho steso la mia mano per poterti aiutare
nella distanza della nostra sorte
ma quella distanza non si può colmare
mi hai detto allora con tristezza e calore
queste parole che non scordo più
“Provata nel corpo e nello spirito
scendo agli inferi senza disperare
toccare il fondo non mi può annientare
venerdì 23 ottobre 2015
Il biglietto da visita
Sete di eterno ci contraddistingue.
La voglia di restare oltre noi stessi
La registriamo sempre in senso temporale
Ma spesso e volentieri è anche spaziale
La voglia di restare oltre noi stessi
La registriamo sempre in senso temporale
Ma spesso e volentieri è anche spaziale
Così per soddisfare questa esigenza
E superare la nostra contingenza
Un piccolo sistema abbiamo escogitato
Che ci sospinge oltre il seminato
E superare la nostra contingenza
Un piccolo sistema abbiamo escogitato
Che ci sospinge oltre il seminato
Il biglietto da visita è per tutti
un modo di presentarci ai belli e ai brutti
Per far sì che conoscano per bene
ciò che di noi mostrare ci conviene
un modo di presentarci ai belli e ai brutti
Per far sì che conoscano per bene
ciò che di noi mostrare ci conviene
Nome cognome indirizzo e cellulare
perché non ci si possa più scordare
la nostra identità è lì in neretto
stampata nel bel mezzo del biglietto
perché non ci si possa più scordare
la nostra identità è lì in neretto
stampata nel bel mezzo del biglietto
In questo modo siamo dappertutto
Sfidando ogni possibile costrutto:
Per acquistare qualcosa di ... divino:
Basta lasciare in giro il cartoncino
Sfidando ogni possibile costrutto:
Per acquistare qualcosa di ... divino:
Basta lasciare in giro il cartoncino
Io non ho mai usato questo mezzo
La mia identità non la conosco
figuriamoci poi se dovessi lasciare
che sia un pezzo di carta a farla trapelare
La mia identità non la conosco
figuriamoci poi se dovessi lasciare
che sia un pezzo di carta a farla trapelare
Eppure da qualche tempo a questa parte
Anch' io insieme ai tanti lascio qualcosa in giro
In un'eternità un po' anodina
come quella che trovi in un menù a tendina
Anch' io insieme ai tanti lascio qualcosa in giro
In un'eternità un po' anodina
come quella che trovi in un menù a tendina
Password ed username basta mettere sempre avanti
Quasi fossero dei novelli amanti
E tramite loro disegnamo una nostra figura
Che si costruisce per via postando
di volta in volta qualunque fesseria
Quasi fossero dei novelli amanti
E tramite loro disegnamo una nostra figura
Che si costruisce per via postando
di volta in volta qualunque fesseria
Un biglietto da visita diverso,
Forse incompleto ma ancora più estroverso
Anch'esso sempre pronto all'uso
Per dire di noi qualcosa in modo non confuso
Forse incompleto ma ancora più estroverso
Anch'esso sempre pronto all'uso
Per dire di noi qualcosa in modo non confuso
venerdì 16 ottobre 2015
Poesia terribile
Io soffro. ma non tanto.
È una sofferenza quieta e inquietante
In quanto quieta mi lascia serena
Ma come inquietante mi assale ad ogni istante.
Io soffro ed è come non soffrissi
Tengo da parte il gemito del cuore
Perché così vuole chi ancora mi dichiara amore
Le loro parole talvolta sono pero' lontane
Mi sembrano bugiarde e tenebrose
Ed io resto sola con i miei pensieri e i miei lamenti.
Questo fino ad ieri
Oggi no so! Non so cosa accadrà
Del mio vecchio attuale dolore, delle mie paure
Il mio tormento intimo, le mie torture
Sono dovute tutte a quelle cure
Che mai abbastanza prestai nella mia vita
Alla mia giovinezza antica e ormai smarrita
Ed ecco allora io piango il mio passato
E lo rimpiango con accenti duri
Finché morte da me non mi separi
E lo trascini per i suoi sentieri amari
Finisca come sia. Il mio dolore oggi .....
Deve affrontare la mia poesia
È una sofferenza quieta e inquietante
In quanto quieta mi lascia serena
Ma come inquietante mi assale ad ogni istante.
Io soffro ed è come non soffrissi
Tengo da parte il gemito del cuore
Perché così vuole chi ancora mi dichiara amore
Le loro parole talvolta sono pero' lontane
Mi sembrano bugiarde e tenebrose
Ed io resto sola con i miei pensieri e i miei lamenti.
Questo fino ad ieri
Oggi no so! Non so cosa accadrà
Del mio vecchio attuale dolore, delle mie paure
Il mio tormento intimo, le mie torture
Sono dovute tutte a quelle cure
Che mai abbastanza prestai nella mia vita
Alla mia giovinezza antica e ormai smarrita
Ed ecco allora io piango il mio passato
E lo rimpiango con accenti duri
Finché morte da me non mi separi
E lo trascini per i suoi sentieri amari
Finisca come sia. Il mio dolore oggi .....
Deve affrontare la mia poesia
lunedì 12 ottobre 2015
Oltre l'amore
Mi ricordo di un amore
Senza tempo, mi sta sempre nel cuore
Certo è finito. Non può più tornare
Neanche io vorrei ricominciare
L' ho ancora dinnanzi
Tutta mi ha coinvolta,
Non ha lasciato avanzi
Mi ha preso di sorpresa
Quando non l' aspettavo
Quando ormai non credevo...
Quando non ci pensavo....
Passava la mia vita
Senza lasciare traccia,
Senza che riuscissi a
stringerla tra le braccia
Poi ho incontrato lui
"Avresti per favore qualcosa da donare?
-Mi ha chiesto all'improvviso-
Qualcuno da accettare?"
"Ti dono le mie mani,
risposi trepidante,
Sono vuote, ma se vuoi,
riempile tu all'istante"
Lui pose le sue palme sulle mie
Mi guardò dentro gli occhi,
fissando il mio sembiante
Poi aggiunse bisbigliando:
voglio essere io il tuo amante
Capii che non scherzava.
Voleva davvero ciò che
mi domandava:
Perché ciò che chiedeva,
lui stesso mi donava
Quasi volesse,
passando per il mio
Riempire ancora di amore
il cuore suo
Fu così tra noi.
L' amai senza ritegno
Senza pensare mai
che non ne fosse degno.
Poi finì. Fu assai breve.
Per mille e più ragioni
non poteva durare. Ma ancora
quell' incontro mi irradia di calore.
Oggi mi chiedo: cosa lascia un amore?
Lascia pena, dolore?
Lascia forse qualcosa da dimenticare?
Nulla di tutto ciò. Io credo.
Non è questo il problema.
Se l'hai vissuto in pieno
ha toccato il tuo io.
Lo ha cambiato da dentro.
Ne ha fatto cosa sua
La damnatio memoriae non tocca quelle ore
Non può nemmeno sfiorarle.
Adesso io appartengo all' amore
Perché ... oltre l' amore c'è soltanto ... l'amore
Senza tempo, mi sta sempre nel cuore
Certo è finito. Non può più tornare
Neanche io vorrei ricominciare
L' ho ancora dinnanzi
Tutta mi ha coinvolta,
Non ha lasciato avanzi
Mi ha preso di sorpresa
Quando non l' aspettavo
Quando ormai non credevo...
Quando non ci pensavo....
Passava la mia vita
Senza lasciare traccia,
Senza che riuscissi a
stringerla tra le braccia
Poi ho incontrato lui
"Avresti per favore qualcosa da donare?
-Mi ha chiesto all'improvviso-
Qualcuno da accettare?"
"Ti dono le mie mani,
risposi trepidante,
Sono vuote, ma se vuoi,
riempile tu all'istante"
Lui pose le sue palme sulle mie
Mi guardò dentro gli occhi,
fissando il mio sembiante
Poi aggiunse bisbigliando:
voglio essere io il tuo amante
Capii che non scherzava.
Voleva davvero ciò che
mi domandava:
Perché ciò che chiedeva,
lui stesso mi donava
Quasi volesse,
passando per il mio
Riempire ancora di amore
il cuore suo
Fu così tra noi.
L' amai senza ritegno
Senza pensare mai
che non ne fosse degno.
Poi finì. Fu assai breve.
Per mille e più ragioni
non poteva durare. Ma ancora
quell' incontro mi irradia di calore.
Oggi mi chiedo: cosa lascia un amore?
Lascia pena, dolore?
Lascia forse qualcosa da dimenticare?
Nulla di tutto ciò. Io credo.
Non è questo il problema.
Se l'hai vissuto in pieno
ha toccato il tuo io.
Lo ha cambiato da dentro.
Ne ha fatto cosa sua
La damnatio memoriae non tocca quelle ore
Non può nemmeno sfiorarle.
Adesso io appartengo all' amore
Perché ... oltre l' amore c'è soltanto ... l'amore
sabato 10 ottobre 2015
Premio "blogger house" al blog "poesie semiserie anzi serissime"
Ho appreso stamane con gioia che il mio blog è stato menzionato per il
Premio BLOGGER HOUSE per il contributo alla blogosfera
Desidero ringraziare di tutto cuore Maria Del Socorro cui devo questa menzione e a mia volta indicare 10 blog che, secondo il mi0 parere contribuiscono positivamente alla blogosfera
giovedì 8 ottobre 2015
La solitudine
La solitudine è una voragine assoluta
ti risucchia, ti inabissa in una tenebra nera
Non importa che sia giorno o che sia sera
ti risucchia, ti inabissa in una tenebra nera
Non importa che sia giorno o che sia sera
In un mondo di dolore ti costringe
Ti piglia per i polsi, te li stringe
Te li torce brutale, ti sospinge
Verso l' abisso e in fretta ti ci spinge
Ti piglia per i polsi, te li stringe
Te li torce brutale, ti sospinge
Verso l' abisso e in fretta ti ci spinge
La solitudine ti sommerge come un' onda
Non sei soltanto tu che non hai nessuno intorno
Tu stesso fai terra bruciata a tutto ciò che ti circonda
Quasi volessi con te solo restare
Perché ti sfugge quel che ancora puoi donare
Non sei soltanto tu che non hai nessuno intorno
Tu stesso fai terra bruciata a tutto ciò che ti circonda
Quasi volessi con te solo restare
Perché ti sfugge quel che ancora puoi donare
Cosi la tua solitudine è miseria
Tu non conti, come non ci fossi
Non hai niente nelle mani
Le tue tasche sono vuote di dolcezze, di carezze
Sono piene soltanto di amarezze
Tu non conti, come non ci fossi
Non hai niente nelle mani
Le tue tasche sono vuote di dolcezze, di carezze
Sono piene soltanto di amarezze
La solitudine è cattiva e stravagante
I denti aguzzi affonda nella carne
Morde l'animo e tu sanguini abbondante
I denti aguzzi affonda nella carne
Morde l'animo e tu sanguini abbondante
La solitudine è una malattia.
Difficilmente puoi mandarla via
Senza che te ne avveda, abbraccia tutto
Mente, cuore, affetti ed amicizie
Mai ti dà tregua. Tutto rende brutto
Difficilmente puoi mandarla via
Senza che te ne avveda, abbraccia tutto
Mente, cuore, affetti ed amicizie
Mai ti dà tregua. Tutto rende brutto
E a!l'ora come fare per scacciarla?
Semplice: chiunque tu sia,
sappi che il farmaco è uno solo:
pillole di allegria
Se fai così vedrai che fugge via
Semplice: chiunque tu sia,
sappi che il farmaco è uno solo:
pillole di allegria
Se fai così vedrai che fugge via
domenica 4 ottobre 2015
L' Attesa
L' attesa
Non so più nulla di me
Sono in attesa
In attesa di te
Da quanto ti attendo? Non so!
So solo che al crepuscolo guardo lontano
Oltre l' orizzonte
Guardo fuori mano per vedere se arrivi
Felice perché
Stai per venire finalmente da me
Oltre l' orizzonte
Guardo fuori mano per vedere se arrivi
Felice perché
Stai per venire finalmente da me
Dove sei, cosa fai
Come sei, dove vai
"Ti sfioro con un soffio
Un soffio delicato e morbido che ti assomigli"
Come sei, dove vai
"Ti sfioro con un soffio
Un soffio delicato e morbido che ti assomigli"
Questo mi dicevi piano piano
Questo adesso mi attendo da te
Questo adesso mi attendo da te
Nei tuoi occhi guarderò la mia immagine
Nella tua risata, il tono della mia gioia
Nella tua ironia, il timbro della mia
Nella tua, la mia felicità
Nella tua risata, il tono della mia gioia
Nella tua ironia, il timbro della mia
Nella tua, la mia felicità
Sei tu il mio specchio?
Si! Da te io saprò come sono
Si! Da te io saprò cosa sono
Si! Da te io saprò se...ci sono
Per favore
non romperti mai!
Si! Da te io saprò come sono
Si! Da te io saprò cosa sono
Si! Da te io saprò se...ci sono
Per favore
non romperti mai!
sabato 3 ottobre 2015
Anniversario
Rivado con me stessa lungo incerti sentieri
È passato già un anno. Non è più solo ieri
Le movenze di allora mi ritornano in mente
Le vivo come fosse il momento presente
È passato già un anno. Non è più solo ieri
Le movenze di allora mi ritornano in mente
Le vivo come fosse il momento presente
Il tempo s'è accorciato, si è stretto, attorcigliato
Attimo di eternità adesso è diventato
Lo caccio ma ritorna prepotente, insolente
Chiede di non lasciarmi, mi afferra impunemente
Rispondo: non ti temo, ti guardo avidamente
Purché tu mi culli piano, dondolando il mio io
tra le tue braccia eteree come quelle di un Dio
Cosi' tra le tue spire, io resto a riposare
E là, goccia per goccia tu mi fa ricordare
Attimo di eternità adesso è diventato
Lo caccio ma ritorna prepotente, insolente
Chiede di non lasciarmi, mi afferra impunemente
Rispondo: non ti temo, ti guardo avidamente
Purché tu mi culli piano, dondolando il mio io
tra le tue braccia eteree come quelle di un Dio
Cosi' tra le tue spire, io resto a riposare
E là, goccia per goccia tu mi fa ricordare
Il tuo scorrere ora risuona dolcemente,
Penetra nel mio cuore, mi accarezza suadente
Sospeso sul mio capo, non se ne va piu' via
Una sola cosa dice: sono io tutta la tua poesia
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