i poeti corrompono
le nostre
coperte di lana
mentre la loro mano
tocca l'aria
mentre la loro bocca
tocca il suono
(ANZI SERISSIME)
L'altra sera
con la paura di essere di vetro,
di andare in pezzi,
ho sognato me stessa:
una che non c’è.
stavo dentro una tazza
vuota
senza parole
un foglio pieno di esilio scavava
tra le vene delle parole
non dette
raccoglieva pezzi di qualcosa
senza talento
ma anche il sangue
non c'era
l'altra sera
che unità misteriosa: "l'altra sera"!
un corpo che sta
dentro
un corpo che va
un qualcuno solo a metà
guadare il fiume del senza senso
il venir meno quotidiano di pezzi di “sé’”:
il sé dalle gambe
dalle braccia
dalla pelle,
dal cuore
infine dalla parola
come una perdita di rime
apparire
solo sparendo,
allucinazione e verità,
non sono nulla di ciò che mi circonda
un resoconto
sotto l'epidermide della stranezza:
essere
qualcuno solo a metà