lunedì 26 febbraio 2024

a rovescio

costruire a rovescio 

appaga se capito in fondo,

ogni parola è anche il suo contrario:

crea alibi, pretesti

amnesie

storie di fuga, ritorni

rimandi


quelle infilate 

nell’armadio delle nostre cose

vengono fuori

ordinate

nell’incastro

come sampietrini


utopia non inciampare!


dentro l'incanto cullo

il disincanto



sabato 24 febbraio 2024

sogni e peccati

ai miei peccati 
i sogni hanno chiesto
da dove provenissero

loro hanno risposto:
dalle pieghe incalcolabili
del corpo
a passeggio sui vostri 
naufragi

in lunghe vesti 
l'evidenza di una forza ci afferra: 
trappola calda,
urla un presagio di vita 
che ancora
trema addosso
e l'aria è spenta

il cielo ha ancora ganci per noi?

venerdì 23 febbraio 2024

sogno nomade



tra le mani
il viso, 
senza principio e
senza meta,

era nomade
il mio bel sogno
non mi apparteneva
nemmeno io
appartenevo a lui:
ma ogni sua pietra 
mi conosceva

andava dal giorno prima,
al giorno dopo;
per essere lo stesso, si fotocopiava
mi indossava come un soprabito leggero
sulle spalle del
"mai quello di oggi"

Così, non ci incontravamo                         
io e il mio sogno:
un efficace esempio di 
rivolte mancate 
mezze parole rimaste
sulle labbra
un interrotto me

Ora 
finalmente è
alle porte:
viene a farmi le condoglianze 
per la mia morte

lunedì 19 febbraio 2024

aquilone


senza viso d'uomo,         
da aquilone
sarei stato perfetto:
svilupparsi in alto in alto
senza condividere con nessuno,
il filo
senza attorcigliarlo
senza far paura 
ai papaveri rossi nel prato;

dalla finestra sul
filo sfrattavo
disordini riutilizzabili di fede 
testardi inquilini 
del cordone ombelicale

indossare paterne livree
quasi sempre fa male

giovedì 15 febbraio 2024

la scritta

una scritta lampeggiante
appare di notte
sul fianco della mia pelle:
("l'incendio
che brucia il senso
è un desiderio appoggiato
sul cuore")
poi scompare

io vivo tra due parentesi

                 e tu
                    ritardi

domenica 11 febbraio 2024

il paese degli io

il paese degli “io”

è un fertile terreno

A tutti offerto

In scatola di montaggio

 

                                              vi sorgono

                                              cattedrali

                                              su una zampa sola.


Lì proliferano statue

di Egoismi e Dei

e ogni giorno

qualcosa 

cambia loro

la testa 


                          oggi

                          quella di Atena

                          -persona informata 

                          sui fatti-

                          ha il volto 

                          dell’urlo di Munch



e così accade il “me stesso” 

balocco bislacco e incompleto

come un fatto

a pezzi

smarriti, trovati ora qui

ora lì


sabato 10 febbraio 2024

ora vengo



Ora vengo, ora vengo!
Ho promesso.
Ma da dove?
Vengo da una nota
vicina e lontana
nello spartito,
quella che non fu mai suonata
forse non scritta, nemmeno pensata

Non è tornare,
è sopraggiungere d'un balzo
trascinata dal vento, 
controvento

ed ho sfidato ed è sfidare
il tempo
ed ho saputo ed è sapere 
l'oltre
allungando una mano, 
ché qualcuno metta 
qualcosa
ché qualcuno prenda 
qualcosa
ché qualcuno faccia 
qualcosa

e io ci sono come per 
non esserci
Così mi hanno detto della canzone 
senza parole e senza note
e allora l'ho suonata
con una mazza da baseball
dimenticata nel sottoscala di una storia 
che
parlava di altri come me, ed eravamo tanti

L' ho sentita cantare ai muti
l'ho vista ballare ai sordi
E' servita a sbattermi in faccia
l'audacia del mio sogno
sempre incerto sul da farsi.
Sentirsi a casa adesso
non è bello?

martedì 6 febbraio 2024

rapina

desiderarsi e parlar d'altro
e sono tutta impeto e coltelli
dietro ogni scatto una rapina

rapinare giorni, sogni
suoni
assenze, presenze
verità
rapinare bugie

ladra di cianfrusaglie
per bendare il dolore
tengo in tasca tutti i furti
sciabolate furtive
a un me che forse nasco
e forse no

e svetto alta e tua
per rapinare anche il nulla
che finge, 
come sempre retrocedendo
nel cuore

rapinare rapinare

io dai cento volti
cento anime, cento corpi, 
cento segreti
cento morti
una sola vita 
come tuo desco mai sazio 
sconsolato 

una pessima strega
perde sempre la scopa

a prezzi scontati

cercava parole 
affette
da manie di grandezza
tipo "felicità", "vita"

su un burrone
scassinato 
fuori catalogo
era quel che forse era di lui:
l'ossigeno era finito

qualcuno ne aveva venduto 
l' ultimo refolo 
a prezzi scontati
come gli abiti 
usati

lui non l'aveva saputo

domenica 4 febbraio 2024

giorno per giorno

affittavo il mio “io”
giorno
per giorno
occasionalmente 
pronta a pagarlo anche
a rate

talvolta lo pregavo di 
non prendere altro treno
di lasciarmi sognare 

un caso

mi è capitato di vivere
a chi altri
e’ successo?
il mio 
è stato solo un caso

ci sto ancora dentro?

giovedì 1 febbraio 2024

una vecchia storia

d'improvviso

la temperatura

si impenna 


uno sbalzo

tra sibili di abitudini bastarde


una vecchia storia

si sporge
penzoloni

sull’orlo della bocca


l' han tessuta

devote follie senza

culla al sogno


e mormora