DA UN CASO DI CRONACA
senza parola
partorisco figli
che non conosco
figli di disagio e pena
figli di un percorso senza ritorno
avevano il naso scalfito
dinamico
come quello
di statue greche
senza storia
non chiedermi loro notizie
ho tranciato il cordone ombelicale
li ho sepolti
sulla punta delle dita
proprio sotto le unghie di terra
e ora taglio
percezioni che non riconosco
che non ricordavo
un’aritmetica senza numeri
la mia
non accoglie i figli
e io li ho uccisi: ho impedito loro
il suicidio
e ora non dico