Sono qui per il dolore
che ti ho visto
dentro
ti guardo e mi sciupo
Accontentati del mio saluto
il corpo ora
cerca il movimento
si studia
e non s’acqueta
come cieco studia la sua luce
e nuda
una figura si compone
una scena in movimento
disegna il desiderio
divinità irascibili ti cercano
e tu,
punto
insignificante
così vicino agli occhi
di tutti
da pensarsi invisibile,
non puoi sfuggire
chi ha staccato la
suola alle tue
scarpe
ha rotto anche il tacco
nessuno dei tuoi figli
ti somiglia
né le cose di casa, i vestiti
e le tue cicatrici
quelle domande erano
carta
dalle ali spezzate
bruciano
all’inferno
senza lingua è il deserto