martedì 24 ottobre 2017

benvenuto

Benvenuto tra di me,
ho bucato l'alba
nell'attesa
ho squilibrato
i miei volti, le mie maschere
i miei segni. Tutto.
Mi sono vestita della durezza del marmo,
della morbidezza delle nuvole,
ho srotolato ogni centimetro
della mia carne
e contato il sangue goccia a goccia
mettendolo sulle foglie
come rossa rugiada.
Sono andata alla ricerca dei miei nomi,
dentro una campana di vetro ho racchiuso
i miei destini,
li guardavo in trasparenza
salire, scendere
camminare, correre,
moltiplicarsi come su labirinti di specchi.
Reticoli di soliloqui  appesi a
inesistenti santi del sogno.
No, non ho dimenticato nulla,
ma tu
in quale dei miei me affondati
sei giunto?

Benvenuto

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