mercoledì 28 giugno 2017

Tessuto poetico

L' Io: eccesso di sembianze
a spasso in un giardino di vesti,
le mani più nulla hanno da accarezzare
ora che il pulviscolo della luce muore
nè le labbra hanno qualcosa da baciare
quando i sentimenti diventano
di pietra.
Il tessuto è sgualcito,(pieno di grinze)
ma le vesti dell'io
ricoprono la natura
camminano a braccetto coi suoi petali.
Torna indietro, ritorna
la strada del giorno curva,
gira su se stessa,
la folla degli sguardi sotto la palpebra
chiama,
ti  accarezza,
il desiderio si slancia sul foglio
lo aggredisce con potenza
di dolcezza,
disegnatore di parole
un senso prende forma
da cui si sprigiona la vita



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