martedì 10 maggio 2016

L'ANIMA DI CERA



L'ANIMA DI CERA


Cerco un'anima
e sorda pena m'assale
C'è forse chi può prestarmene una?
La mia si è sciolta al sole caldo
di un antico Agosto,
Era un'anima di cera,
aveva la forma
della mia gioventù,
di ridenti carezze, di freschezze.
Sedevamo insieme
sul pozzo dove si posano
effimere impressioni,
dove, come colombe,
volano passeggere
e dolci le illusioni.
Era sulla mia pelle
e il sole del tempo,
l'ha liquefatta con il suo calore.
Creditrice d'amore,
senz'anima ora vago e senza cuore
Resta un singhiozzo
ad abitarmi in gola:
gracida come rana.
E' freddo intorno,
ulula il vento:
sono sola.












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