martedì 24 maggio 2016

LA VESTE DEL TEMPO




LA VESTE DEL TEMPO

Non potrei ora cessare di sognare
pallide mani indaffarate
a ricamare il tempo,
dita nervose, affusolate,
svelte ad acconciarlo
come una veste da indossare.

Segno di te, anticipando l'oggi,
sopraggiunge sempre
come un tuono
squarciante la membrana
del mio suono
e mi fa nuova e bella
ad ogni istante
nel timore e nel coraggio.

Non chieder nulla,
no, non domandare!
Non saprei cosa dire.

Porgimi quella veste
pronunciando il mio nome
A chi appartiene?
Ecco la indosseremo insieme
ce ne faremo scudo,
ci segnerà per sempre
come stirpe d'amore.

Le foglie amare
trapasseranno gli inferi,
li inabisseranno
nel mare dei tuoi occhi,
se l'albero cui mi appendi
è quello che ora poggi su me:
è quello del tuo sguardo.

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